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Il tetto è sinonimo di protezione: se il tetto non funziona, l’edificio entra in crisi. Per questo lo dobbiamo pensare bene e monitorare nel tempo, operando con manutenzioni costanti, che partono dal manto.
Il tetto è sinonimo di protezione: se il tetto non funziona, l’edificio si espone a possibili danni.
Per questo lo dobbiamo pensare bene e monitorare nel tempo, operando con manutenzioni costanti, che partono dal manto.
Le tegole ed i coppi sono costantemente esposti alle intemperie. L’azione dell’irraggiamento, del vento, della neve, della grandine sono continui e si alternano creando, talvolta, dei veri e propri shock.
Gli elementi del manto di copertura generalmente possono rompersi:
perchè sono datati
perchè il tetto è abbandonato da tempo
per via della neve, che può permanere anche a lungo
per azione del vento
per l’attività ed il passaggio dell’uomo durante le fasi di manutenzione.
Se la tegola/coppo si rompe e non interviene se prevista una membrana di impermeabilizzazione secondaria a svolgere il ruolo di protezione, il rischio di infiltrazione è pressochè certo. Se il sottotetto è disabitato e non è presente uno strato coibente sottotegola, l’acqua entra e bagna lo strato isolante posto sull’estradosso dell’ultimo solaio, rendendolo inefficace. Ma se la stratigrafia isolante è posta sotto il manto perchè la mansarda è abitata, i danni possono essere ingenti:
l’isolante non è più funzionale
si può danneggiare pericolosamente la struttura lignea del tetto
volte, voltini e murature portanti, possono essere intaccate, con evidenti rischi strutturali
l’intonaco si distacca e la tinteggiatura sfoglia.
Dalla valutazione delle esigenze alla richiesta di un sopralluogo, dalla definizione di un preventivo alla scelta dell’impresa e del prodotto: una breve guida che sintetizza tutte le fasi per eseguire un intervento sul tetto di casa.
Se non interveniamo con la manutenzione regolare, purtroppo spesso ci accorgiamo della presenza di un problema sul tetto troppo tardi, ovvero quando ci troviamo già con l’acqua in casa. Il problema non è da poco, perchè l’acqua corre e non è sempre facile capire dove sia entrata.
Se siamo fortunati ed abbiamo individuato il punto esatto, dobbiamo comprendere l’entità del danno: il più delle volte, se non è passato troppo tempo, basta rimuovere ed eliminare i pochi elementi rotti, magari dopo aver fatto arieggiare la stratigrafia sottostante: questa possibilità rappresenta uno dei grandi vantaggi del disporre di un tetto in tegole/coppi.
La sostituzione dell’intero manto deve avvenire quando il tetto è datato (circa 30/40 anni) o è stato realizzato con poca cura e/o materiale scadente o ancora è evidentemente danneggiato. In questi casi è necessario rivederne la sua funzionalità anche in ottica energetica, nelle varie modalità possibili in funzione della destinazione dei locali sottostanti.
La manutenzione ordinaria di una copertura è pressochè d’obbligo.
Con regolarità è bene salire sul tetto, verificare che l’acqua venga ben smaltita dalle tegole/coppi e confluisca in gronda. Bisogna inoltre essere certi che non si sia accumulato fogliame e altro materiale portato dal vento, che potrebbe ostacolare questo deflusso.
Inoltre è necessario verificare l’integrità e il corretto posizionamento degli elementi del manto. Questa operazione va condotta anche ogniqualvolta si siano verificate condizioni meteoriche importanti: le sempre più frequenti bombe d’acqua ed i temporali di vento.
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