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Rifare il tetto è un’operazione che intimorisce: tutti comprendiamo la necessità disporre di una copertura efficiente ma il confronto con la preventivazione dei lavori necessari ci spaventa. Ma quando davvero si deve intervenire e quali costi dobbiamo considerare?
Ci sono differenti condizioni del tetto davanti alle quali è bene intervenire:
quando l’edificio è degradato, abbandonato da tempo e presenta evidenti segni di instabilità specie strutturale
quando osserviamo infiltrazioni in casa
quando non presenta alcun sistema di isolamento ma desidereremmo utilizzare il sottotetto in modo confortevole
quando desideriamo ottimizzare la risposta energetica dell’intero edificio
quando desideriamo semplicemente che risponda a criteri estetici differenti.
In tutti questi casi è necessario affidarsi ad un progettista e/o ad un team di tecnici: strutturisti, termotecnici e architetti dovranno effettuare un sopralluogo puntuale e verificare la miglior soluzione statica, termica e di rispondenza alla normativa generale ed alle prescrizioni locali. Gli stessi sapranno aiutarci anche a comprendere se è possibile ed in quale misura accedere alle detrazioni fiscali.
l Computo metrico estimativo del tetto redatto da un progettista o da un servizio tecnico consulenziale come BMI EXPERT rappresenta uno strumento indispensabile e super partes da estendere a più imprese affinché le stesse possano presentare la loro migliore offerta partendo da una base comune e tecnicamente corretta.
Le voci da considerare nel complesso riguardano:
la struttura portante, se da rivedere nell’orditura principale e/o secondaria (nella tipologia lignea) o la revisione della struttura in laterocemento
la definizione della stratigrafia interagente, isolante, impermeabilizzante e ventilata
l'individuazione del manto di copertura con tegole/coppi di varia natura, forma, colorazione e finitura e dei relativi pezzi speciali
tutti gli elementi necessari (lucernari, lattonerie, comignoli, antenne, sfiati…)
la distribuzione dei dispositivi anticaduta, che rendono il tetto un luogo di lavoro sicuro
eventuali sistemi fotovoltaici/solari
ponteggi, gru e tutti i sistemi necessari per operare correttamente.
Le voci sopra indicate non sempre sono tutte necessarie: talvolta necessitiamo di rivedere solo alcuni di questi elementi.
Il disporre di un documento di preventivazione redatto da un tecnico competente, che agisce sulla base della sua esperienza a partire dall’analisi della geometria del tetto, dell’area climatica, del contesto territoriale e delle esigenze della committenza, tuttavia:
definisce una soluzione certamente rispettosa di tutte le norme vigenti (in termini termici, strutturali, di prescrizioni locali, di sicurezza..)
evita omissioni, dimenticanze, errori di valutazione
ci sottrae da “scappatoie” poco adeguate; la frase che possiamo sentir dire da alcuni posatori: “ho sempre fatto così..” talvolta cela una mancanza di esperienza o di aggiornamento su prodotti/soluzioni
evita anche sorprendenti differenze di quantificazione economica causate da analisi più o meno sommarie/dettagliate.
Anche la “sola” valutazione estetica del tetto richiede un approfondimento progettuale. Non in tutti i luoghi, infatti, è possibile realizzare il tetto che vogliamo. Vi sono contesti, quali i centri storici, i borghi minori, gli ambiti a valenza paesaggistica, che richiedono una certa attenzione, nel rispetto della tradizione formale e costruttiva. Sarà il progettista ad indicarci le prescrizioni normative vigenti e le soluzioni permesse; ci guiderà nella scelta dei materiali più adeguati, in cui i parametri formali e quelli funzionali concorreranno alla definizione della copertura più bella ed efficiente. Alcune imprese specializzate possono appoggiarsi “strutturalmente” a servizi di consulenza progettuale che, essendo diffusi sul territorio, sapranno indicare a priori questi criteri.
Un’impresa certificata e strutturata sarà in grado di affrontare l’intervento sul nostro tetto con grande professionalità. Saprà pertanto gestire, attraverso sistemi di copertura assicurativa adeguata, eventuali danni verso cose altrui e terzi ed intervenire nel ripristino dello stato precedente al danno.
Le valutazioni progettuali per il tetto della nostra seconda casa avviene con la stessa attenzione e gli stessi criteri che utilizziamo per la casa principale: il contesto territoriale, il rapporto con l'edificio e l’intorno, le valutazioni climatiche, termiche, strutturali devono sempre essere prioritarie. In più si deve considerare che la manutenzione deve essere limitata al massimo, che quando siamo lontani dobbiamo pensare serenamente a quel tetto e che quando dobbiamo intervenire è bene affidarsi a maestranze locali, che sanno dove reperire agevolmente e con costi contenuti i materiali, conoscono bene le peculiarità locali ed i sistemi costruttivi più diffusi e consolidati e possono intervenire, all’occorrenza, con tempestività.
Il rifacimento del tetto deve portare ad una soluzione che per molto tempo ci dia serenità; per questo esistono prodotti e sistemi garantiti nel tempo. Ci sono aziende produttrici che garantiscono le loro tegole e coppi per 30 anni.
Vi sono tegole a base cementizia che sono garantite 50 anni.
Analogamente propongono sistemi isolanti ed impermeabilizzanti definiti in ogni loro parte in relazione alla reciproca interazione e compatibilità, garantendoli per 15 anni. Questa garanzia è dichiarata su Certificati che è possibile richiedere formalmente. Ciò significa che, qualora si verificassero problematiche legate ai materiali posati, la stessa azienda interverrà, facendosi carico del rifacimento del tetto. Garanzie, quindi, che davvero ci fanno vivere sereni.