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La sicurezza di un sistema di copertura non riguarda solo la resistenza del sistema stesso, ma anche e soprattutto degli elementi che lo compongono: tegole, comignoli, grondaie, linee di gronda, sottocolmi e tutti gli altri elementi non strutturali. Per “elementi non strutturali” si intendono tutti gli elementi non riconducibili alla struttura primaria del tetto, quindi che non assolvono il compito di garantire la resistenza strutturale nei confronti di eventuali eventi sismici.
Il rischio legato a questi elementi, in particolare alle tegole (siano esse in cemento o laterizio), è che essi possono spostarsi e persino cadere dall’edificio in conseguenza a un terremoto, rischiando di colpire cose e persone sottostanti. I danni, soprattutto alle persone, possono essere molto gravi.
La possibilità che le tegole cadano dall’edificio è molto alta se queste sono fissate con metodi vecchi e obsoleti, per esempio con malta o schiume di vario tipo. Queste soluzioni di fissaggio, superate ma in voga fino ad alcuni anni fa, sono assolutamente da evitare in quanto impediscono la circolazione dell’aria e creano zone in cui l’acqua viene trattenuta e compromette il manto. Questo deterioramento comporta la riduzione della durata della copertura e favorisce la caduta degli elementi dal tetto, soprattutto in caso di terremoto.
Il gruppo BMI Wierer, grazie ai 160 anni di esperienza in 40 paesi, ha progettato una soluzione di fissaggio particolarmente indicata per le zone ad alto rischio sismico, come la maggior parte del territorio italiano.
Abbiamo condotto indagini, sopralluoghi e test, a seguito di eventi sismici di particolare intensità, al fine di studiare il comportamento dei materiali in copertura sottoposti a violente sollecitazioni. Inoltre, grazie al centro europeo specializzato in ingegneria sismica Eucentre, abbiamo potuto testare il nostro sistema tetto per aree sismiche simulando eventi sismici di diverse intensità, arrivando alla magnitudo dei terremoti de L’Aquila 2009 e Turchia 2023.
Questi test hanno evidenziato come le tegole fissate con schiuma poliuretanica cadessero della copertura già con eventi sismici di moderata intensità, mentre il sistema BMI Wierer per aree sismiche resistesse a ogni simulazione.
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L'elevata pericolosità sismica che caratterizza il territorio italiano ha portato Eucentre e BMI Wierer a studiare e progettare nuove soluzioni per ridurre i rischi di danni provenienti da cadute di elementi non strutturali.
Sono così stati determinati schemi di fissaggio, sia per tetti con struttura in legno sia per quelli con soletta in calcestruzzo/latero cemento, che impediscono la caduta accidentale di elementi non strutturali dalla copertura.