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A Cherasco, bella cittadina del cuneese, nota per il suo centro storico, il buon cibo ed i vari eventi legati all’antiquariato ed al collezionismo che affollano più volte l’anno le vie centrali, si trova un bell’esempio di ristrutturazione. Bello perché, in questo viale alberato fatto di case antiche e palazzotti più recenti, a cinquanta metri dal Castello dei Visconti, una famiglia amante dei particolari ha deciso di acquistare il classico edificio della fine degli anni ’50 e di ripensarlo completamente.
Il restyling è avvenuto avendo ben presenti certe realizzazione di fine ‘800. Quel Liberty che si osserva in alcune vie di Torino e di Cuneo, non tanto nell’anacronistico tentativo di “copiarlo”, quanto riproponendo la stessa grande attenzione che allora si attribuiva alla coerenza progettuale ed alla cura di ogni particolare.
Si individuano i materiali (“pochi ma buoni”) rifacendosi a quei principi di regola dell’arte, qualità estetica ed esecutiva propria dell’artigianato.
In un’epoca di “produzione in serie” è piacevole osservare quanta importanza è stata attribuita alla forma della scala, alle curve dei gradini, al posizionamento del grande bow-window in ferro che, non a caso, è presente in cucina, dove si soggiorna di più e ce lo si gode di più; alle colonnine delle balaustre fatte a mano che proteggono le belle aperture in facciata.
È affascinante sapere che tutto e’ stato pensato con grande attenzione. Ci si è affidati, come un tempo, a quegli artigiani locali che sono anche un poco artisti, perché tutto è così più logico e coerente. In una sola parola: “bello”.
La stessa pietra realizza le mensole d’arredo e le scale. Ringhiere e recinzione hanno il medesimo disegno. Chi ha realizzato la scala in curva, ha anche pensato a tutti gli altri dettagli decorativi che impreziosiscono la casa, la rendono unica e qualitativa: i decori delle finestre, le cornici in gesso degli ambienti di soggiorno e quella, a fogliame, che contorna il tetto. L’artigiano/artista conosce bene i materiali e li tratta sapientemente (anche se è un po’ burbero e brontola sempre).
Tutto è stato pensato con grande attenzione. Ci si è affidati, come un tempo, a quegli artigiani locali che sono anche un poco artisti, perché tutto è così più logico e coerente.
Tutte le scelte sono state consapevoli, anche quando riguardavano aspetti meno formali ma molto sostanziali: ad esempio quelli riguardanti gli assetti impiantistici e le questioni energetiche.
E così i decori si accompagnano al cappotto esterno da 15 cm che non farà sprecare ai suoi utenti soldi ed energia; il sistema a riscaldamento è posto a soffitto; le aperture in alluminio, ben inserite nel contesto generale, sono dimensionate per realizzare un involucro energetico efficiente.
Il tetto non è stato “trascurato” in questo processo: il suo contorno decorato si affianca a quegli strati necessari affinché la copertura sia performante ed il manto si richiama per forma alla tradizione.
La tegola minerale BMI Wierer, modello Coppo del Borgo ricalca esteticamente l’accostamento del coppo e del canale sottostante e risponde, nel contempo, a quelle esigenze dell’oggi che sono altrettanto importanti, con elementi robusti, resistenti anche a quei freddi inverni che irrigidiscono la regione, richiedendo nel contempo poca manutenzione.
Il Coppo del Borgo ha una garanzia di 50 anni che risponde ad una legittima richiesta di tranquillità.
È bello sapere che la consapevolezza di ciò che si vuole, un sano “guardarsi intorno” e, perché no, anche indietro, il gusto per la cura possono ancora oggi dar luogo a risultati piacevoli e di qualità. Così come è bello sapere che è possibile nobilitare e rendere ancora vivo qualcosa che si riteneva “superato”.
Se devi realizzare un intervento sul tetto puoi chiedere un supporto tecnico al team di BMI Expert. Potrai confrontarti per definire la soluzione migliore per le tue esigenze di progettazione ricevendo anche un fascicolo tecnico.